https://youtu.be/GXSSnx2mPOY Ne hai sempre sentito parlare ma non hai ancora avuto il coraggio di affrontare la questione. Di cosa sto parlando? Cambiare il diametro del nozzle/ugello. A prima vista può sembrare una delle operazioni più complicate al mondo ma in realtà è di una banalità estrema, seguimi un attimo e vedrai che tutto ti sarà più chiaro. Come cambio il nozzle? Non mi dilungherò più di tanto, in QUESTO video trovi la guida passo-passo che ti porterà a smontare e rimontare correttamente il nozzle sul tuo hotend. Mi raccomando segui le procedura di sicurezza corrette, ugello freddo e stacca la spina della corrente. Saefty First ! Quale diametro scelgo? Il tema di oggi è sicuramente questo: la stampante ti sarà arrivata al 99% con un nozzle/ugello con diametro 0.4 mm. Vero? Se non sei sicuro controlla le specifiche tecniche della macchina o più semplicemente guarda la ghiera di fissaggio, dovrebbe riportare un’incisione con il valore del diametro. Questo diametro è quello che ti permette di ottenere il miglior rapporto velocità di stampa/riproduzione dei particolari. Se vuoi provare diametri differenti ecco alcuni semplici consigli: La risoluzione Attento alla risoluzione di stampa lungo l’asse Z, in QUESTO video ti avevo già spiegato che la massima altezza layer che puoi raggiungere è data dalla dimensione del nozzle che monti. La teorica “migliore” risoluzione massima (o minima dipende dai punti di vista) che puoi raggiungere è pari all’ 80% del diametro dell’ugello: questo significa che se monti uno 0.4 mm allora il tuo spessore layer massimo (o più grezzo) potrà essere di circa 0.32 mm. Se monti uno da 0.8 mm potrai arrivare a depositare layer da ben 0.64 mm. Ma se monto un ugello da 0.2 mm che succede? Semplice… il tuo layer potrà avere uno spessore massimo di 0.16 mm, e così via. Una cosa non cambia però, ed è dove casca generalmente l’asino: utilizzare nozzle più grandi o più piccoli non influenza la possibilità di stampare a layer sottilissimi. Si hai capito bene, anche con un nozzle da 0.8 mm potrai stampare ad una risoluzione in Z pari a 0.05 mm. La minima risoluzione/minimo spessore che puoi raggiungere non è dato dal diametro ugello bensì da altre caratteristiche della macchina, come risoluzione dei motori, passo della vite, qualità dell’estrusore, dal materiale ecc ecc. Nota: non tutti i feeder/estrusori riescono a lavorare con costanza quando si tratta di estrudere piccolissime quantità di materiale (prova a pensare se stampi a layer da 0.05 mm con nozzle da 0.2 mm). Se devi ottimizzare la tua macchina per questo tipo di stampe, prediligi l’utilizzo di gruppi di alimentazione filo con demoltiplica tipo il Wade extruder, Il Bondtech oppure il Dyze Tempi di stampa Diretta conseguenza del punto qui sopra, è che sicuramente noterai una differenza relativa ai tempi di stampa: con ugelli molto grandi dimezzi se non di più i tempi di stampa proprio perchè è possibile lavorare con strati molto più spessi. Vuoi fare un test? Prendi il tuo slicer di riferimento e prova a variare l’altezza degli strati e guarda come varia il tempo calcolato. Certamente questo è un grosso vantaggio ma presto ti accorgerai che ugelli molto grandi vanno bene principalmente per fare oggetti… grandi! Se il tuo obiettivo è risparmiare tempo e non ti interessa molto la finitura in Z del tuo oggetto (effetto “scaletta”), allora utilizza nozzle più grandi possibili. Attento però! Non andare oltre diametri da 1.00 mm se stai usando filamenti da 1.75 mm. Ricorda inoltre che, secondo QUESTO bellissimo studio, si evince come la resistenza di un pezzo stampato dipenda anche dalla risoluzione in Z di quest’ultimo. Layer più “alti” o grezzi, conferiscono al pezzo una maggiore resistenza. Attento alla Extrusion Width Se cambia il diametro dell’ugello, cambia necessariamente la Extrusion Width o larghezza di estrusione. Ricordi? Ne ho parlato approfonditamente in QUESTO video e pure in QUESTO video. Nel 2015 lo avevo già accennato anche in QUESTO articolo. Guardali con calma, sicuramente ti saranno utili per comprendere al meglio questo articolo. Tornando alla Extrusion Width o banalmente abbreviata con EW, sappi che è il primissimo valore che dovrai cambiare all’interno del tuo slicer. Ricorda sempre la regola (ove possibile) di aggiungere il 20% circa al diametro, per calcolare la EW di partenza per poi effettuare le calibrazioni di rito (thin wall test ecc ecc, tutte cose che sono presenti nei link qui sopra). Se monti un nozzle da 0.8 mm potrai arrivare anche a 0.96 mm ma fai attenzione… più avanti nell’articolo ti spiegherò un segreto che non è ancora stato inserito nei miei video già pubblicati. Riprendendo in parte il discorso dei tempi di stampa,  ti apparirà subito chiaro allora che la velocità non dipenda solo da quanto spesso è uno strato ma anche da quanto è larga la nostra estrusione. Prova a pensare a questa situazione: hai montato un ugello da 0.4 mm e stai lavorando con una EW calibrata perfettamente a 0.45 mm. Se nella tua stampa hai impostato 4 loop/perimetri vuol dire che dovresti ottenere una parete di circa 1,8 mm. Bene, prova a pensare ora di utilizzare un ugello da 0.8 mm con una EW impostata (per esempio) a 0.9 mm: 4 loop da 0.9 mm di larghezza vogliono dire ben 3.6 mm di parete! Quindi se il nostro obiettivo è di avere comunque una parete di 1,8 mm ci basteranno semplicemente n° 2 loop. Risultato? Meno tempo impiegato dalla stampante per costruire lo stesso oggetto. Immagina poi il riempimento/infill del nostro oggetto, quanto più resistente sarà dato che utilizzeremo una larghezza di estrusione così abbondante? Mentre se utilizzi un nozzle da 0.2 mm impostato (per esempio) con una EW a 0.25, quanti loop dovrai fare per raggiungere gli 1,8 mm di prima? Almeno 7… Giunto fino a qui avrai appreso che nozzle più grande = stampe veloci e più resistenti. Maggiore è la EW migliore sarà il bonding (la fusione) tra uno strato e l’altro. Nulla da dire, riassunto perfetto. Ma gli svantaggi? I dettagli contano Proprio a causa