La progettazione 3D, o modellazione 3D come preferite chiamarla, ci permette di creare oggetti completamente custom e personalizzati sulla richiesta del cliente. Essendo la nostra professione “stampare in 3D”, cerchiamo il più possibile di adottare la tecnica del design for 3d printing; ovvero una ottimizzazione delle matematiche e delle forme, in modo tale da agevolare i processi di additive manufacturing.
Grazie al software Autodesk Fusion 360 siamo in grado di realizzare disegni 100% parametrici. Cosa significa? Molto, in particolare per le aziende che necessitano di un oggetto che possa variare le sue dimensioni modificando a sua volta (secondo determinati criteri) anche gli oggetti ai quali è collegato.
Una volta acquisita la nuvola di punti e poi convertita in mesh, inizia il vero e proprio lavoro di reverse engineering. Possiamo realizzare semplici conversioni in curve o complete ricostruzioni dei pezzi generando le feature che poi potranno essere modificate dal cliente.
L’utilizzo del potentissimo software Meshmixer e ZBRUSH, ci da la possibilità di eseguire importanti operazioni di sculpting e miglioramento della mesh in seguito ad una scannerizzazione 3D. Non ci riteniamo degli artisti perchè in questo caso non creiamo da zero il modello. Ci limitiamo a modificarlo e a ottimizzarlo.
Per i clienti più esigenti possiamo effettuare semplici analisi strutturali FEM sui pezzi da realizzare. Anche se stampati in 3D.
3D Scanning non è sempre sinonimo di “copiare” e basta. Certo è la prima cosa che viene in mente a tutti, in realtà è il primo passo che ci introduce nel mondo del Reverse Engineering. Si utilizza la scannerizzazione 3D, quando il modello da acquisire risulterebbe troppo complesso da rilevare con il classico calibro. Ci sono diverse fasi che compongono questo servizio, noi le offriamo tutte.
La fase di acquisizione della nuvola di punti (o range image), è fondamentale per ottenere una scansione accurata. Il pezzo NON dovrà essere: di colore nero/scuro, traslucido, trasparente, cromato. Se dovesse avere queste caratteristiche nessun problema, ci penseremo noi ad opacizzarlo con una polvere rimovibile.
Dalla nuvola di punti si deve passare poi alla ricostruzione vera e propria della mesh poligonale. Tanti piccoli triangolini verranno creati a partire dai punti acquisiti, fino a creare una vera e propria superficie/solido. In questa fase verranno corretti i primi errori (chiusura fori, eliminazione elementi indesiderati ecc ecc) e applicati i primi filtri di smoothing sull’oggetto. In questo step è possibile consegnare al cliente un file di tipo STL oppure OBJ
La ricostruzione in curve è necessaria quando il proprio software di modellazione 3D fatica ad importare e modificare i file STL. Software come Rhinoceros o Blender non hanno grossi problemi a rilevare una mesh poligonale per poi iniziare un lavoro di reverse completo. Altri programmi come Solidworks, importano il file ma non permetto alcun tipo di modifica o rilevazione di quote. Una conversione in curve “base”, permette la conversione del file in formato STL in uno con formato STEP o IGES. Questo tipo di conversione semi-automatica è indicata perlopiù per geometrie non molto complesse e ricche di dettagli.
La fase finale di un 3D scanning completo al 100%: il processo di Reverse Engineering. Se vi siete trovati di fronte ad un file STL e vi siete chiesti “ma come allargo/modifico questo foro?”, la risposta sta tutto in questo step. E forse è anche il più complesso e laborioso di tutti e 4. Tramite l’utilizzo di software dedicati, si parte dalla scansione 3D fatta inizialmente (o dalla nuvola di punti) per poi passare a ricavare Sketch e Feature direttamente dall’oggetto scansionato. In questa maniera si ricrea l’oggetto partendo da una base già esistente e creando tutta la history di modellazione: estrusioni, rivoluzioni, sweep, loft ecc ecc… insomma la storia dell’oggetto completo! La successiva modifica sarà poi una bazzecola in quanto il file ricavato sarà completamente modificabile in ogni sua parte. In questa fase è possibile decidere di realizzarlo 100% parametrico o semplicemente adatto ad un direct editing da STEP .
Hai la stampante ferma e non sai proprio dove sbattere la testa? Non riesci più a stampare o ti manca qualche passaggio per raggiungere il setting perfetto? Siamo a tua disposizione, scopri qui sotto come fare per ottenere una assistenza professionale.
Porta o spedisci la tua stampante qui da noi in negozio. Provvederemo ad effettuare una rapida valutazione del problema per poi calcolare un preventivo di spesa iniziale. Effettuiamo riparazioni solo su stampanti Raise3D
Non sai dove siamo? Controlla nella nostra pagina Contatti
Per chi acquista una stampante da noi, l’assistenza telefonica è inclusa nei pacchetti di assistenza. Per chi avesse bisogno di un consulto telefonico per problemi relativi ad altre stampanti, va fissato necessariamente un appuntamento. La prima telefonata è gratuita e servirà a capire l’entità del problema e a calcolare le ore necessarie per la consulenza telefonica.
Servizi
La progettazione 3D, o modellazione 3D come preferite chiamarla, ci permette di creare oggetti completamente custom e personalizzati sulla richiesta del cliente. Essendo la nostra professione “stampare in 3D”, cerchiamo il più possibile di adottare la tecnica del design for 3d printing; ovvero una ottimizzazione delle matematiche e delle forme, in modo tale da agevolare i processi di additive manufacturing.
Grazie al software Autodesk Fusion 360 siamo in grado di realizzare disegni 100% parametrici. Cosa significa? Molto, in particolare per le aziende che necessitano di un oggetto che possa variare le sue dimensioni modificando a sua volta (secondo determinati criteri) anche gli oggetti ai quali è collegato.
Una volta acquisita la nuvola di punti e poi convertita in mesh, inizia il vero e proprio lavoro di reverse engineering. Possiamo realizzare semplici conversioni in curve o complete ricostruzioni dei pezzi generando le feature che poi potranno essere modificate dal cliente.
L’utilizzo del potentissimo software Meshmixer e ZBRUSH, ci da la possibilità di eseguire importanti operazioni di sculpting e miglioramento della mesh in seguito ad una scannerizzazione 3D. Non ci riteniamo degli artisti perchè in questo caso non creiamo da zero il modello. Ci limitiamo a modificarlo e a ottimizzarlo.
Per i clienti più esigenti possiamo effettuare semplici analisi strutturali FEM sui pezzi da realizzare. Anche se stampati in 3D.
3D Scanning non è sempre sinonimo di “copiare” e basta. Certo è la prima cosa che viene in mente a tutti, in realtà è il primo passo che ci introduce nel mondo del Reverse Engineering. Si utilizza la scannerizzazione 3D, quando il modello da acquisire risulterebbe troppo complesso da rilevare con il classico calibro. Ci sono diverse fasi che compongono questo servizio, noi le offriamo tutte.
La fase di acquisizione della nuvola di punti (o range image), è fondamentale per ottenere una scansione accurata. Il pezzo NON dovrà essere: di colore nero/scuro, traslucido, trasparente, cromato. Se dovesse avere queste caratteristiche nessun problema, ci penseremo noi ad opacizzarlo con una polvere rimovibile.
Dalla nuvola di punti si deve passare poi alla ricostruzione vera e propria della mesh poligonale. Tanti piccoli triangolini verranno creati a partire dai punti acquisiti, fino a creare una vera e propria superficie/solido. In questa fase verranno corretti i primi errori (chiusura fori, eliminazione elementi indesiderati ecc ecc) e applicati i primi filtri di smoothing sull’oggetto. In questo step è possibile consegnare al cliente un file di tipo STL oppure OBJ
La ricostruzione in curve è necessaria quando il proprio software di modellazione 3D fatica ad importare e modificare i file STL. Software come Rhinoceros o Blender non hanno grossi problemi a rilevare una mesh poligonale per poi iniziare un lavoro di reverse completo. Altri programmi come Solidworks, importano il file ma non permetto alcun tipo di modifica o rilevazione di quote. Una conversione in curve “base”, permette la conversione del file in formato STL in uno con formato STEP o IGES. Questo tipo di conversione semi-automatica è indicata perlopiù per geometrie non molto complesse e ricche di dettagli.
La fase finale di un 3D scanning completo al 100%: il processo di Reverse Engineering. Se vi siete trovati di fronte ad un file STL e vi siete chiesti “ma come allargo/modifico questo foro?”, la risposta sta tutto in questo step. E forse è anche il più complesso e laborioso di tutti e 4. Tramite l’utilizzo di software dedicati, si parte dalla scansione 3D fatta inizialmente (o dalla nuvola di punti) per poi passare a ricavare Sketch e Feature direttamente dall’oggetto scansionato. In questa maniera si ricrea l’oggetto partendo da una base già esistente e creando tutta la history di modellazione: estrusioni, rivoluzioni, sweep, loft ecc ecc… insomma la storia dell’oggetto completo! La successiva modifica sarà poi una bazzecola in quanto il file ricavato sarà completamente modificabile in ogni sua parte. In questa fase è possibile decidere di realizzarlo 100% parametrico o semplicemente adatto ad un direct editing da STEP .
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