Si possono modificare i file STL con fusion 360 ? Assolutamente SI ! Questo piccolo trucchetto spiegato nel video, ti spiegherà in breve come poter modificare files STL con determinate geometrie. Un file STL in realtà si può modificare solo tramite manipolazione della mesh e utilizzando programmi specifici. Con questo tipo di conversione “veloce” potremo rendere un file STL parzialmente modificabile anche in Fusion 360. Si potranno poi fare: Proiezioni di schizzi Estrusioni di facce piane Allargamento fori ed asole Rilevamento quote e molto altro Poi dopo vi basterà semplicemente esportarlo nuovamente in STL per ottenere un nuovo file da stampare !
Testi e loghi su superfici curve con Fusion 360
Ma è davvero così difficile ? Una delle cose più difficili in Fusion 360 è adattare un testo o un logo ad una superficie curva. Che sia un banale cilindro un una superficie irregolare, non esiste un comando dedicato. In questo video imparerai 3 tecniche distinte, dalla più “ignorante” a quella più raffinata e comoda ! Download esercizio: https://www.patreon.com/posts/35470853 I prodotti che ti consiglio Avere una buona stampante non è tutto… il materiale gioca un ruolo fondamentale nella riuscita di una buona stampa. All’interno del nostro shop troverai numerosi filamenti tra cui scegliere. Trattiamo materiale Made In Italy ma ti farà piacere sapere che siamo noi i primi utilizzatori di questi filamenti, non ci limitiamo alla sola rivendita. Inoltre valuta anche il libro #NoGufetti scritto dal Piraz e che sicuramente potrebbe farti comodo se sei all’inizio della tua avventura con la stampa 3D.
Valvole stampate in 3D a Brescia – Facciamo chiarezza
Tabella dei Contenuti IL FATTO Tutto parte da un post su Facebook di Massimo Temporelli datato 13 Marzo ore 20:28 nel quale spiega che mancano delle valvole necessarie per far funzionare dei caschi respiratori all’ospedale di Chiari (BS), in crisi per via dei numerosi pazienti Corona Virus ricoverati. In poco tempo si arriva al vero artefice di tutto questo, ovvero l’Ing. Cristian Fracassi Dopo una prima rilevazione delle misure Cristian ha realizzato un primo modello stampato in 3D con tecnologia FDM (a filamento) per validare una prima bozza. Ed è a questo punto che tutto si è scatenato… Il casco utilizzato COMUNICAZIONE CONFUSA Il post è diventato virale (scusate il doppio senso…) nel giro di qualche ora. Tanti messaggi di solidarietà, di volontà da parte di tutti i makers di partecipare e dare una mano a stampare queste valvole. Ma purtroppo le comunicazioni del povero Cristian si perdevano nei millemila post di ringraziamento e non tutti hanno realmente capito di cosa si stesse parlando. LA BUFALA DELLA DENUNCIA 19/03 Gli articoli inerenti a queste valvole si moltiplicano ogni giorno sempre di più. Il problema è che le fonti e le notizie iniziano a mescolarsi dicendo molte volte cose totalmente inesatte… Denunciati? Assolutamente no… La bufala che gira La risposta di Cristian La risposta dell’azienda che produce il pezzo AGGIORNAMENTO 17/03 ore 10:00 – IL VIDEO In questo video su Facebook, Cristian spiega esattamente tutta la questione e come hanno stampato le valvole. Inoltre viene spiegato anche il perchè non sia possibile realizzarle in FDM. NON BASTA UNA STAMPANTE FDM CASALINGA Già vedendo la forma dell’oggetto ci è sembrato strano che il tutto venisse stampato in FDM, in particolar modo per la resistenza degli attacchi aria. Fortunatamente in un commento siamo riusciti ad avere l’informazione diretta da Cristian che le avevano realizzate con tecnologia MJF (Multi Jet Fusion) di HP, una stampante di tipo professionale a “polveri”. EDIT: ci giunge notizia che alla fine siano state stampate con tecnologia SLS e una 3D System Prox6100 e materiale NYLON PA12 Pezzi realizzati dalla Lonati SPA Altro particolare delle valvole https://youtu.be/EtuVHYj7Tes Lo stesso Cristian precisa inoltre il perchè non divulgherà o renderà pubblico il file da stampare. Non è un problema di brevetti o perchè è geloso della sua creazione… semplicemente è un modello 3D che va stampato con macchinari particolari e procedure di sanificazione non indifferenti. Se possiedi una stampante 3D a casa, mi dispiace deluderti… non potrai essere di aiuto. Fortuna vuole che con la tecnologia MJF SLS si possano produrre 100 di quelle valvole in meno di 14 ore (job di stampa) + successivo raffreddamento e pulizia dei pezzi. Meno di 24 ore in sostanza e se pensiamo che di queste macchine ce ne sono diverse in Italia la produzione potrebbe arrivare a qualche migliaio nel giro di pochi giorni. Speriamo comunque non ce sia davvero bisogno… Il post su facebook di Cristian Perché non è per nulla semplice. Quando ho visto la valvola ho visto la complessità, ha tanti passaggi dei canali dove passa l’aria che hanno un diametro inferiore al millimetro. La stampa in 3D non ha una grande precisione non arriva alla stampa di 0,8 millimetri. E quindi li stiamo realizzando addirittura manualmente. Dopo la stampa vengono comunque controllati fisicamente uno ad uno a occhio per controllare che i canali siano tutti passanti. LINK FONTE Cristian Fracassi MA LE CERTIFICAZIONI ? Uno degli attacchi più duri dai quali si è dovuto difendere Cristian e il suo team è quello relativo a tutte le critiche mosse sulla certificazione del prodotto e materiale per ambito medico. Noi di Help3D purtroppo non possiamo esprimerci in tal senso ma riportiamo direttamente le parole di Cristian: Io dico che non stiamo violando nulla, per il semplice fatto che siamo in una situazione di emergenza. In una condizione standard tradizionale un’ospedale dice ‘compro una macchina non voglio comprare la valvola e quindi me la autoproduco per praticità perché me la regalano’. Ecco quella sarebbe una violazione. In caso di emergenza in teoria si potrebbe – credo, così mi riferiscono – saltare alcuni passaggi. E’ un filo sottile, non sono un legale” LINK FONTE Cristian Fracassi Il commento di Davide Ardizzoia di 3NTR Le prime unità prototipo in FDM PER CONCLUDERE In primo luogo, non chiamateci, come alcuni hanno fatto, eroi. Certo, delle persone stavano per morire, ma abbiamo fatto solo il nostro dovere. Rifiutarsi infatti non sarebbe stato un atto vile, ma omicida. Lungi da noi. Non chiamateci, come alcuni hanno fatto, geni. Il genio semmai è tale Venturi, che ha individuato il principio fisico che noi ci siamo limitati ad applicare, come qualunque altro ingegnere avrebbe fatto. Non c’è genio nel pezzo di cui tutti parlano, c’è solo applicazione di un principio fisico. Ma ora permetteteci anche di mettere a tacere delle parole che stanno volando oltre le nostre intenzioni, e oltre il nostro controllo: non abbiamo alcuna intenzione di lucrare su questa situazione, non abbiamo intenzione di usare i disegni o il prodotto oltre la stretta necessità che ci ha obbligato ad agire, non abbiamo intenzione di diffondere il disegno. LINK FONTE Cristian Fracassi Non volete farvi chiamare eroi ok… però almeno fatevi fare un paio di complimenti perchè ve li meritate tutti !
Portaoggetti modulare per monopattino in 3D
Personalizza il tuo monopattino elettrico Da quando è arrivato il monopattino elettrico in negozio la prima domanda è stata… che cosa possiamo realizzare che nessuno ha ancora fatto ? Un pomeriggio di brainstorming e così è nata l’idea di una serie di accessori modulari. Nello specifico si tratta di un portaoggetti magnetico realizzato con una stampante 3D FDM e integrato con : Magneti per sgancio rapido Coperchio magnetico Inserti filettati Il collarino e l’oggetto sono stati modellati sulla base del bellissimo monopattino Mechane Kronos. In realtà il piantone di sterzo è lo stesso del Xiaomi 365 e 365 Pro e similari (Atala, Ducati, Nilox ecc ecc). ⚠️ Dove acquistare il materiale ? ⚠️ Inserti filettati: https://amzn.to/39Q4cew Nel video sono stati utilizzati quelli M3 Calamite: https://amzn.to/33g4YyU Per le calamite grandi ho utilizzato le 25X3 mm di Supermagnete.it, per le calamite piccole ho optato per delle 10X1 mm in neodimio SCARICA GLI STL SCARICA IL FILE DI FUSION 360
Corso Fusion 360 – Lezione 5 – Incastri per FDM cilindrici e booleane
Incastri perfetti per la stampa FDM Lo avevamo visto nei video precedenti… l’incastro con i “cilindri” ! Che poi alla fine cilindri non sono… Pochissime operazioni molto semplici di : Mirroring Slot sketch Gestione delle tolleranze Booleane Press and pull E tu ? Hai mai creato qualche incastro di questo tipo ? Scarica l’esercizio
Snapmaker Original – La recensione
Tabella dei Contenuti Dal crowdfunding alla produzione di massa Non sono sempre stato un fan delle modulari 3 in 1 ma devo essere sincero, fin dalla prima apparizione su Kickstarter nel 2017 questa Snapmaker Original mi ha davvero incuriosito. La campagna di crowdfunding si è da subito dimostrata un successo portando a casa più di 5000 backer e 2 milioni di dollari (USD), non male veramente. Ma c’è da dire che la nuova versione (la 2.0 che tornerà in stock per settembre 2020) ha totalizzato quasi 8 milioni di dollari nell’ultima campagna presentata e chiusa a metà 2019. Perchè tutto questo successo ? E’ fatta davvero bene Si monta in meno di 30 minuti (solo 16 viti…) Funziona da subito (e bene…) Quasi tutta in metallo Per non fuorviare il lettore anticipo da subito che purtroppo in molti hanno confuso la natura di questa macchina. NON è una fresatrice CNC bensì è ottima per Engraving/incisione oppure fresate su bassi spessori e materiali morbidi, il Laser (nella versione standard) NON taglia ma incide solamente. Se notate anche la confezione è indicato chiaramente CNC and LASER engraver. Sul modulo stampa 3D nulla da dire, classico e ben funzionante. Fatta questa doverosa premessa ho ancora la tua attenzione ? Sei curioso di sapere come è fatta nel dettaglio ? Raramente mi è capitato di passare così tanto tempo dietro ad un prodotto da recensire, seguimi qui sotto e capirai il perchè abbiamo deciso come Help3D di prendere in carico la rivendita ufficiale della Snapmaker su suolo Italiano. Si hai capito bene ! Come è fatta ? Snapmaker si basa su un concetto molto semplice, la modularità. E’ impressionante il modo in cui hanno ingegnerizzato il prodotto riducendo all’osso il numero di componenti utilizzati e la necessità di utilizzare viti diverse, cablaggi complessi, ecc ecc. Inoltre è fatta quasi tutta in metallo (estruso o ricavato dal pieno) e si avverte dal peso della macchina una volta montata. Basti pensare che per montarla e poi successivamente smontarla e riconfigurarla basta una semplice chiave a brugola. Infatti il kit di attrezzi contenuto all’interno della confezione è più che sufficiente e non necessita di chiavi o strumenti accessori. L’unico che consiglio “extra” per un corretto e pignolo montaggio è l’utilizzo di una piccola squadretta (come è visibile nel video). Packaging e istruzioni Già solo aprendo la scatola ci si accorge che non siamo di fronte ad un giocattolo, packaging così ben curati, ordinati e funzionali mi è capitato di vederli raramente, specie in questa fascia di prezzo considerata “bassa”. Ogni pezzo è ben inserito all’interno della gommapiuma (a prova di corriere sbadato…) e molte volte all’interno di una scatolina che ci aiuta ad identificarne il contenuto al volo. Le istruzioni di montaggio sono semplici, chiare e non lasciano spazio a dubbi: guidano passo passo l’utente a montare le 16 (si solo 16…) viti necessarie per assemblare il marchingegno infernale. In un week end la avrò montata e smontata una decina di volte, alcune volte anche con mio figlio in braccio, non mi sembrava vero che potesse essere così semplice ! I moduli lineari Normalmente siamo abituati a vedere le comuni stampanti 3D muoversi su cuscinetti a manicotto, barre lineari oppure ruote in teflon su guide stile openbuild, il tutto tirato da delle cinghie montate su pulegge e motori Nema 17. Sulla Snapmaker è tutto più semplice, ogni modulo lineare corrisponde ad un asse (X, Y o Z) ed è composto da: Corpo in alluminio estruso Due tappi ricavati dal pieno Vite trapezia con chiocciola in POM e relativo antibacklash realizzato con molla in contro spinta Motore Nema 17 integrato in uno dei due tappi Fine corsa (a due cavi) Guida composta da 4 ruote in POM che scorrono all’interno del profilato montate su cuscinetti Il cablaggio è tutto racchiuso in un cavo solo con terminale RJ e non è possibile collegarlo in maniera errata al modulo di comando. La Snapmaker Original nasce come meccanica di tipo cantilever ( a braccio sospeso per intenderci) ma può essere riconfigurata per utilizzare moduli lineari più lunghi oppure affiancando un secondo sulla Z per (due torri). Tutto è modulare e configurabile a piacere. Una volta montati i moduli sulla base e fissati tra di loro (Y e Z) risultano essere belli solidi , persino l’accoppiamento più critico ovvero quello del braccio sospeso. Risulta esserci un minimo di gioco dovuto principalmente alla flessibilità delle ruote in POM ma visto l’utilizzo del dispositivo direi che è un difetto del tutto trascurabile. Nella versione 2.0 infatti hanno mantenuto sempre la compattezza dei moduli lineari ma al posto delle guide in POM hanno messo direttamente dei cuscinetti in acciaio che scorrono contro delle barre all’interno del profilato. Non essendo una fresatrice vera e propria e lavorando a velocità basse e affondi inferiori agli 0.5 mm con una fresa da 1.5 mm, i moduli non fletteranno ma potrebbero risentire di un po’ di vibrazioni aumentando il feedrate oltre ai valori consigliati dal produttore. Per la stampa 3D e il laser engraving questo problema non si avverte minimamente. Elettronica e cablaggi Anche sull’elettronica hanno puntato tutto sulla semplicità e pulizia. Il cervello della macchina è una schedina proprietaria molto compatta e dotata di vari ingressi RJ ai quali si potranno connettere i vari moduli (assi e teste di lavorazione) e sensori. I driver dei motori non sono estraibili ma integrati nella scheda madre (non sono TMC). E’ dotata di collegamento USB diretto con il PC/MAC oppure i files potranno essere caricati tramite una chiavetta USB inclusa all’interno della confezione (cromata, bellissima…). Possiede un piccolo LCD estraibile di tipo Touch grazie al quale si potranno eseguire le operazioni base per controllare la macchina: Impostare l’origine degli assi Regolare il livellamento del piano (modulo 3D) Regolare la messa fuoco del laser (modulo laser) Caricare filamenti (modulo 3D) Caricare i files presenti sulla chiavetta USB Avviare,fermare o cancellare la lavorazione in corso Stop, pochissime funzioni ! L’unica forse che mi sarebbe piaciuta vedere attivata è quella relativa alla modifica delle
Fusion 360 – Come esportare file STL direttamente nello slicer
Esporti correttamente i tuoi files STL ? Fusion 360 offre diversi modi per esportare i files in un formato compatibile con i nostri slicer di stampa 3D. Il formato più comune è l’STL ma è anche possibile esportare in : F3D estensione dei files di Fusion STEP IGES OBJ e molto altro. Ma la funzione più comoda che vedremo in questo video è quella che ci permette di inviare DIRETTAMENTE al nostro slicer l’oggetto da stampare senza doverlo necessariamente esportare e poi re-importare ! Analizzeremo inoltre cosa vuol dire esportare con una mesh poligonale ad alta risoluzione piuttosto che una a bassa risoluzione, il peso del file e la complessità di elaborazione dello slicer. I prodotti che ti consiglio Avere una buona stampante non è tutto… il materiale gioca un ruolo fondamentale nella riuscita di una buona stampa. All’interno del nostro shop troverai numerosi filamenti tra cui scegliere. Trattiamo materiale Made In Italy ma ti farà piacere sapere che siamo noi i primi utilizzatori di questi filamenti, non ci limitiamo alla sola rivendita. Inoltre valuta anche il libro #NoGufetti scritto dal Piraz e che sicuramente potrebbe farti comodo se sei all’inizio della tua avventura con la stampa 3D.
Corso Fusion 360 – Lezione 4 – Incastri SNAPFIT cantilever – Parte 2
Hai detto incastri SNAPFIT ? Modelliamoli in 3D Nella prima parte del video abbiamo visto come disegnare una semplicissima scatola con coperchio e relativo incastro maschio/femmina con tolleranza. Ma se volessimo aggiungere uno Snapfit di tipo Cantilever ? Non perdetevi la prossima puntata perchè vedremo effettivamente COME stampare al meglio questo tipo di snapfit “rognoso” e molto fragile. Prima parte del video: https://youtu.be/2TbFa_rxTHA In un solo video tratteremo i seguenti nuovi argomenti: – Split body – Piani in offset – Midplane – Proiezione di schizzi – Realizzare sezioni dell’oggetto – Svuotamento solidi (shell) – Mirror delle feature LINK download esercizio: https://www.patreon.com/posts/corso-fusion-360-33059049 Un esercizio all’apparenza molto semplice ma che nasconde tantissimi spunti per poter imparare le potenzialità del disegno parametrico in Fusion 360 (come in altri programmi…). CHE MOUSE UTILIZZO PER DISEGNARE ? 🛒 Logitech M720 : https://amzn.to/2EutPDF 🛒 Space Mouse cablato : https://amzn.to/2Mb0kuO 🛒 Space Mouse Wireless : https://amzn.to/36Ou9ZT I prodotti che ti consiglio Avere una buona stampante non è tutto… il materiale gioca un ruolo fondamentale nella riuscita di una buona stampa. All’interno del nostro shop troverai numerosi filamenti tra cui scegliere. Trattiamo materiale Made In Italy ma ti farà piacere sapere che siamo noi i primi utilizzatori di questi filamenti, non ci limitiamo alla sola rivendita. Inoltre valuta anche il libro #NoGufetti scritto dal Piraz e che sicuramente potrebbe farti comodo se sei all’inizio della tua avventura con la stampa 3D.
Corso Fusion 360 – Lezione 4 – Incastri perfetti maschio/femmina
Hai sempre desiderato sapere come disegnare e stampare oggetti con incastri ? Un video che aspettavate da tempo… come disegnare correttamente gli incastri con Fusion 360 ! Il video, come al solito, è stato spezzato in due parti (la seconda è già visibile per i Patrons) per non annoiarvi troppo. Inoltre ho deciso di trattare in un video a parte tutti i consigli relativi alla STAMPA 3D di questo tipo di incastri. 💥 PER VEDERE TUTTE LE PUNTATE IN ANTEPRIMA: http://bit.ly/corso-fusion-360 In un solo video tratteremo i seguenti nuovi argomenti: – Split body – Piani in offset – Midplane – Proiezione di schizzi – Realizzare sezioni dell’oggetto – Svuotamento solidi (shell) – Mirror delle feature LINK download esercizio: https://www.patreon.com/posts/corso-fusion-360-33059049 Un esercizio all’apparenza molto semplice ma che nasconde tantissimi spunti per poter imparare le potenzialità del disegno parametrico in Fusion 360 (come in altri programmi…). CHE MOUSE UTILIZZO PER DISEGNARE ? 🛒 Logitech M720 : https://amzn.to/2EutPDF 🛒 Space Mouse cablato : https://amzn.to/2Mb0kuO 🛒 Space Mouse Wireless : https://amzn.to/36Ou9ZT LINK: – https://www.sculpteo.com/blog/2018/04/25/how-to-connect-two-parts-with-3d-printed-joints-and-snap-fits/ – http://www.dsource.in/course/designing-plastic-products-injection-moulding/assembly-techniques-plastics/snap-fits – https://www.efunda.com/designstandards/plastic_design/snaps.cfm Fatemi sapere se vi è piaciuto e non perdetevi la seconda parte ! I prodotti che ti consiglio Avere una buona stampante non è tutto… il materiale gioca un ruolo fondamentale nella riuscita di una buona stampa. All’interno del nostro shop troverai numerosi filamenti tra cui scegliere. Trattiamo materiale Made In Italy ma ti farà piacere sapere che siamo noi i primi utilizzatori di questi filamenti, non ci limitiamo alla sola rivendita. Inoltre valuta anche il libro #NoGufetti scritto dal Piraz e che sicuramente potrebbe farti comodo se sei all’inizio della tua avventura con la stampa 3D.
Corso Fusion 360 – Lezione 3 – Organizer parametrico
Iniziamo con le formule… In questo video analizzeremo a fondo cosa vuol dire disegnare in modo parametrico a partire dallo schizzo 2D. Siete degli amanti dei giochi da tavolo o semplicemente in cerca di un organizer perfetto per la minuteria ? Questo video fa al caso vostro ! Continuiamo sempre con il solito comando, l’estrusione ma ancor più articolato e associato ad una gestione più rigorosa dello schizzo 2D. Come puoi vedere con il solo comando di estrusione è possibile fare una moltitudine di oggetti diversi e alle volte anche molto complessi ! I prodotti che ti consiglio Avere una buona stampante non è tutto… il materiale gioca un ruolo fondamentale nella riuscita di una buona stampa. All’interno del nostro shop troverai numerosi filamenti tra cui scegliere. Trattiamo materiale Made In Italy ma ti farà piacere sapere che siamo noi i primi utilizzatori di questi filamenti, non ci limitiamo alla sola rivendita. Inoltre valuta anche il libro #NoGufetti scritto dal Piraz e che sicuramente potrebbe farti comodo se sei all’inizio della tua avventura con la stampa 3D.