Partiamo da una piccola certezza: eliminare del tutto le cuciture nella Stampa 3D FDM non è possibile. Possiamo comunque cercare di renderle più esteticamente gradevoli e magari nasconderle in punti meno visibili della stampa, ma sempre ci saranno. Perchè ? Le cuciture o “Z Seams” sono il risultato della parte di estrusione terminale a chiusura di un loop/perimetro: per effetto della pressione che si genera all’interno dell’ugello a seguito dell’estrusione del filamento, quando la testina di stampa si ferma (anche per pochissimo) o rallenta va a creare una sorta di rigonfiamento sulla stampa. Hai presente quando sei in auto e schiacci sul freno ? Ti fermi istantaneamente o la macchina prosegue ancora per un po’ prima di fermarsi completamente ? La stessa cosa vale per l’estrusione e le cuciture, il rigonfiamento si crea perchè il materiale continua a fuoriuscire dall’ugello nonostante si interrompa l’estrusione. Quali soluzioni ci sono per ovviare a questo problema ? Se il pezzo in questione è un cilindro o una sfera allora sarà impossibile andare a nascondere le cuciture, diversamente se l’oggetto presenta spigoli, parti convesse o incavi, lo slicer tenderà a generarle in questi punti poichè meno visibili. Si potrà optare per una cucitura di tipo: Ci sono 3 strade da seguire e tutte dipendono dalla stampante che si possiede, dal relativo firmware, dal setup composto da hotend e ugello. Ultimo ma non per ultimo… dipendono fortemente dallo slicer che si utilizza. E’ inutile girarci attorno, ogni slicer si comporta in maniera differente sia per la gestione che per la creazione delle cuciture. Nota: una corretta calibrazione del flusso di stampa aiuta molto (ma non risolve del tutto) quando si tratta di nascondere le cuciture. Ti stai chiedendo se il piano livellato possa avere a che fare qualcosa con le cuciture ? Evito di rispondere… 🙂 Gestione completamente affidata allo slicer E’ la via più semplice ed immediata (non si tocca il firmware) ma ti obbliga per forza di cose a dover scegliere uno slicer piuttosto che un altro solo per avere una migliore gestione delle cuciture. Se c’è una cosa sulla quale sono stati fatti passi da gigante negli ultimi anni in tema di slicing, la gestione delle cuciture sicuramente non occupa le parti basse della classifica. E’ sempre stata una rogna da gestire e lo è tutt’ora ma, fortunatamente, alcuni slicer meglio di altri riescono a “nasconderle” generando in punti strategici del pezzo,come spigoli o parti concave, queste chiusure di perimetro. Ad oggi, Maggio 2023, la situazione degli slicer è la seguente: Nota importante: presta molta attenzione al WIPE, se attivato potrebbe peggiorare la situazione delle cuciture andando a creare addirittura un secondo cordone rigonfiato. Questo non vuol dire che non si debba attivare, anzi… tienilo a memoria se per caso vedi comparire un ennesimo artefatto dopo averlo attivato. Gestione affidata al firmware della stampante Questa è la via sicuramente più efficace di tutte ma implica il saper lavorare con il firmware e relativi caricamenti in scheda. Di cosa sto parlando ? Del famosissimo linear advance (o pressure advance) che avevo già trattato in un altro articolo tempo fa. Senza tanti giri di parole, una corretta calibrazione del valore K porta ad avere il miglior risultato possibile per quanto riguarda la visibilità delle cuciture di stampa. Il problema grosso relativo al linear advance sorge però quando si parla di alta velocità e in particolare di Input Shaping. Ne ho già parlato ad inizio anno con questo articolo e la sostanza è questa: più si aumenta la velocità e più potrebbero insorgere problemi dovuti all’algoritmo di calcolo che smorza le vibrazioni. A seconda del tipo di algoritmo scelto e dalla forza di quest’ultimo, si noteranno inevitabilmente delle cuciture non più in rilievo ma “bucate”, quasi comparisse una voragine. Più l’algoritmo interviene e più le stampe vengono smussate, cuciture comprese. Ecco quindi l’importanza di una corretta calibrazione del Linear Advance DOPO aver calibrato l’input shaping, in molti fanno il grosso errore di tenerlo attivo durante la stampa test e si confondono con i risultati. Non a caso è un problema che riscontrano moltissimi utenti che utilizzano le BambuLab, quando il valore del “flow” (non è il termine corretto) viene calibrato male dal Lidar o impostato male dall’utente dopo regolazione manuale, si hanno cuciture molto vistose e aperte. Gestione ibrida E’ una scelta rischiosa ma che in alcuni casi produce buoni risultati. Tenere attivo il linear advance (da ora L.A.) a firmware E lavorare con i parametri dello slicer. Posto che se il K è ben calibrato le cuciture se ne vanno praticamente da sole, capita alle volte che il pignolo di turno (vedi me ad esempio) voglia mettersi a giocare con i parametri dello slicer quindi: Conclusioni Avrai capito che la soluzione unica non esiste, devi provare diverse combinazioni e vedere quale si addice di più al tuo setup e in particolare al filamento che stai utilizzando. Chi utilizza direct drive avrà sicuramente meno difficoltà a nasconderle rispetto ad un bowden ma in un modo o nell’altro qualche buon risultato alla fine esce fuori sempre. Come detto all’inizio presta molta attenzione a lavorare con il flusso ben calibrato per il filamento che monti nella stampante !