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PrusaSlicer 2.4 – Ecco perchè dovresti provarlo almeno una volta – Ft. SuperSlicer
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Sembra passata un’eternità da quell’estate del 2019 in cui hanno presentato la versione 2.0 e ne abbiamo parlato su questo sito e realizzato un video dedicato. La versione 2.4 di PrusaSlicer porta tante, tantissime novità e risoluzioni di vecchi bug tramandati dalle “vecchie” versioni. Tralasciando l’obsoleto (ma comunque perfettamente funzionante) Simplify3D il nuovo PrusaSlicer 2.4 entra a gamba tesa e affianca il nostro amatissimo IdeaMaker di Raise3D.
Le novità in breve
Nel changelog ufficiale di Prusa viene riportato questo
ma sicuramente quelle più importanti sono relative alla nuova gestione e creazione dei supporti, il nuovissimo (inedito) tool di colorazione degli oggetti direttamente su Mesh e per finire una nuova interpretazione e creazione degli strati al di sopra dei supporti.
La nuova era del multicolore
Circa due anni fa un tool similare era stato introdotto dalla Mosaic Manufacturing (ditta che produce Palette) ma era molto scomodo da utilizzare perchè presentava solo la colorazione tramite “pennello” e per superfici molto ampie era eterno da utilizzare. In PrusaSlicer 2.4 si sono spinti oltre ed hanno aggiunto oltre al comando “pennello” anche la possibilità di colorare l’oggetto sfruttando il riconoscimento automatico di alcune forme o parti dell’oggetto.
Creare oggetti multicolore non è solo difficile a livello pratico (bisogna avere più estrusori) ma anche preparare i modelli 3D in più corpi è davvero complesso, con PrusaSlicer 2.4 si taglia completamente questo passaggio e si lavora direttamente dentro allo slicer colorando a piacere l’oggetto che, ricordiamo, NON è necessario sia diviso in parti può essere anche una mesh con varie pari fuse tra di loro (booleana) e poi dopo si sfrutterà il riconoscimento automatico dello slicer per individuare le varie aree di colore.
Finalmente i nuovi supporti di stampa !
Se c’è una cosa che abbiamo sempre (e non solo noi) criticato di PrusaSlicer è proprio la generazione e finitura dei supporti di stampa. Nella versione 2.3 li abbiamo in parte perdonati perchè hanno rilasciato la potentissima funzione di colorazione delle aree da supportare manualmente (si sono i supporti manuali) ma in quest’ultima versione hanno lavorato principalmente su una generazione più contenuta (e bella da vedere) dei supporti, molto più aderenti al pezzo.
Molto importante anche la nuova generazione degli strati al di sopra dell’ultimo layer dei supporti (densi e non), fino alla precedente versione veniva utilizzato di default un flusso di materiale molto abbondante (e non configurabile del tutto) che portava ad avere inevitabilmente stampe non pulitissime nella zona del contatto supporti. Con questa nuova release lasciano la possibilità all’utente di generare quello strato con flusso e altezza layer standard uguale agli altri layer. Il risultato è sicuramente migliore di prima e si allinea a quello che generano attualmente gli altri slicer in commercio.
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